Erbe e piante aromatiche a Maggio: salvia, menta e malva
Il nome salvia deriva dal latino salvare,ma già ai tempi dei greci la si prescriveva per la cura dei malanni più diversi come: emorragie, tagli, febbri, calcoli e mestruazioni irregolari. La salvia è da sempre associata al mondo femminile ed è un’alleata preziosa delle donne in particolare per quei piccoli o grandi disturbi che ogni mese possono comparire in concomitanza del ciclo mestruale ma anche nell’età della menopausa. Gli effetti di questa pianta sul benessere delle donne sono dovuti in particolare all’azione di alcuni flavonoidi che aiutano a riequilibrare il sistema ormonale. Utile la salvia ad esempio in caso di amenorrea perché favorisce la comparsa del ciclo e allo stesso tempo aiuta ad alleviare crampi e dolori, non solo quelli dovuti al ciclo ma anche alla sindrome dell’intestino irritabile.
La salvia riunisce in sé tutte le virtù medicinali della famiglia delle Labiate alla quale appartiene assieme al timo, alla menta e alla melissa. Se ne conoscono numerose specie (salvia pratense, salvia verbena, salvia etiopica).
Le due salvie più diffuse e più comuni sono: la salvia officinale (detta anche tè di Grecia o erba sacra) che si trova soprattutto nel mezzogiorno e che si può benissimo coltivare in giardino e la salvia scalare (o erba moscatelli, scandendo, chiarella) che ha la stessa diffusione della vite e che, infatti, si trova spesso lungo i filari.
Le proprietà della salvia
La salvia, di cui si utilizzano le foglie e i fiori, è prima di tutto stimolante: attiva la circolazione del sangue e favorisce notevolmente l’equilibrio del sistema nervoso, infatti la si raccomanda vivamente alle persone affaticate (per esempio agli studenti sotto esami), agli anemici, ai convalescenti e agli ipernervosi.
Questa pianta è anche un forte tonico: calma il vomito e le diarree e, meglio di qualunque altra, agevola le funzioni dello stomaco e dell’intestino.
Le virtù astringenti ne raccomandano l’uso per combattere emorragie, mestruazioni anormali, perdite bianche e tosse.
Le virtù diuretiche, antispasmodiche e ricostituenti, fanno della salvia un prezioso medicamento contro malanni fastidiosi e anche gravi come la ritenzione delle urine, la disfunzione dei reni, gli edemi, la gotta, i reumatismi e le emicranie.
Non si ferma però qui la lista delle virtù della salvia; è anche febbrifuga e limita l’eccessiva sudorazione notturna che si accompagna a molte malattie infettive.
Sono state riconociute alla salvia proprietà antidiabetiche:il decotto riporta in breve tempo alla normalità il tasso di zuccheri nel sangue.
Per uso esterno ha forti qualità antisettiche, in più guarisce ferite, emorragie e agevola la cicatrizzazione; la si raccomanda pertanto in gargarismi e sciacqui (contro gengiviti, infiammazioni del palato e della gola, afte, tonsilliti dei bambini, carie e ascessi dei denti); ne è consigliato l'uso anche in lozioni, in impacchi e in bagni per curare piaghe, ascessi, ulcerazioni, foruncoli, geloni, contusioni, storte e slogature.
Dulcis in fundo,la salvia è anche pianta di bellezza poiché, come nessun’altra, difende la salute della pelle e ritarda la caduta dei capelli con un’azione tonica e disinfettante del cuoio capelluto.